Lo Sportello Unico sul Sole 24 Nord Ovest

Fonte: Impresa Vda (http://impresavda.blogspot.com)

Il futuro dello Sportello unico degli enti locali (alias Sportello unico delle Attività Produttive), attualmente gestito dal Celva (Il Consorzio Valdostano degli enti locali) passa attraverso l’applicazione a livello regionale della direttiva 2006/123/CE, relativa ai servizi nel mercato interno (la cosiddetta direttiva servizi o Blockstein), attraverso la legge comunitaria 2011, proprio in questi giorni sottoposta all’analisi delle commissioni consiliari (relatore Luciano Caveri).

Venerdì scorso sull’argomento è stato ascoltato il Presidente del Celva Elso Gerandin che ha sottoposto all’attenzione dei componenti della commissione “Affari generali”, presieduta da Andrea Rosset, un nutrito numero di emendamenti, necessari per armonizzare l’attività dello Sportello, che da pochi giorni presenta una nuova interfaccia on line, con la nuova normativa.

Da notare che l’esperienza maturata dallo sportello nel triennio 2008-2010 ha consentito ai Comuni valdostani di accreditarsi, tramite il portale nazionale impresainungiorno.gov, garantendo il possesso dei requisiti minimi per operare secondo le nuove regole. Allo stato attuale la Valle d’Aosta è l’unica Regione che ha tutti i Comuni accreditati.

Ad un mese dalla sua attivazione non ci sono ancora dati statistici significativi del funzionamento dello Sportello on line. Diverso ovviamente è il discorso per l’attività di front office precedenti.

Tra il 2006 e il 2010 i procedimenti unici, cioè la domanda o dichiarazione che ingloba tutti i pareri, nulla osta o certificazioni necessari per l’avvio o la modificazione dell’attività, sono passati da 175 a 5.544. «Considerato l’interessamento di aziende e associazioni professionali – secondo i responsabili dello sportello – è possibile prevedere per il 2011 un utilizzo del sistema via via crescente per la presentazione della domanda».

Tra il 2006 e il 2010 i costi di mantenimento del servizio sono passati da 1,67 a 1,9 milioni di euro.

L’impegno del Celva«Nel corso del 2010, – spiega Gerandin – numerose disposizioni normative hanno profondamente modificato la disciplina generale dello Sportello unico e le procedure necessarie ad avviare o modificare un’attività produttiva.

La novità principale riguarda l’obbligo della gestione telematica dei procedimenti sia fra imprese e Sportello unico, sia fra lo stesso Sportello unico e le altre amministrazioni (Regione, USL, Arpa) che devono rilasciare pareri o nullaosta. Le modifiche normative hanno comportato la necessità di avviare un processo di riorganizzazione dello Sportello sia dal punto di vista informatico che organizzativo». All’interno di questo processo d’innovazione, per fare fronte ai nuovi riferimenti normativi e alla necessità di migliorare il servizio di compilazione della domanda da parte dei cittadini imprenditori e dei consulenti, il sito dello Sportello è stato interessato da un significativo restyling.

In particolare, è stato deciso di mettere da parte una trasmissione della documentazione tramite l’invio di modelli cartacei scannerizzati, offrendo invece una compilazione completamente online della domanda grazie allo sviluppo di modelli integrati. Più nel dettaglio, per modelli integrati s’intende una modulistica che contenga tutte le informazioni necessarie all’impresa (amministrative, sanitarie, ambientali…), eliminando tutti i doppioni e le incongruenze.

«Il nuovo sito è andato online il 29 marzo. – prosegue Gerandin -Il lavoro preparatorio è stato complesso, perché ha richiesto il riesame di tutte le procedure che regolano l’attivazione e la gestione delle attività produttive secondo una nuova logica. Infatti non si ragiona più in termini di settore – non esiste più il modello sanitario, quello edilizio, quello ambientale -, ma secondo l’attività che svolge l’impresa e in relazione al suo bisogno».

Positivo il giudizio di Confindustria Valle d’Aosta. «Lo Sportello ad oggi – spiega la Presidente di Confindustria Valle d’Aosta Monica Pirovano – è utilizzato per procedure amministrative minori e attendiamo le modifiche della Legge regionale che deve adeguarsi alla riforma nazionale. La possibilità di presentare le pratiche in via telematica semplifica le procedure e riduce i tempi. Qualche problema riguarderà soprattutto le microrealtà, che dovranno fare i conti con sistemi di pagamento online e l’utilizzo della firma digitale ancora poco diffusi. Promuoveremo degli incontri per far conoscere le nuovo disposizioni».Sulla direttiva«L’ho detto spesso al Presidente Rollandin. Dove l’Amministrazione regionale ha competenza bisognerebbe avere l’ambizione di fare di più e non sempre aspettare che le direttive siano recepite dallo Stato italiano per poi adeguarvisi».

Ad esprimersi con tanta sicurezza è Luciano Caveri, relatore del disegno di legge sulla comunitaria regionale, forte anche della sua esperienza di europarlamentare. In merito poi all’applicazione della direttiva sui servizi fa notare come anche le modificazioni alla l.r. 19/2007 in materia di procedimento amministrativo previste dal nuovo testo legislativo possano essere di interesse per le aziende. «Tutto ciò che va in una logica di semplificazione amministrativa – commenta il consigliere –non va soltanto a vantaggio del cittadino tout court, ma pure del cittadino-imprenditore e come legislatori dobbiamo impegnarci con convinzione in questa direzione. Spesso si possono fare delle riforme importantissime, praticamente a costo zero».