Ristorazione

Con il termine Ristoratori si intendono tutti coloro che svolgono l’attività di somministrazione di alimenti e bevande.

La legge regionale suddivide l’attività di somministrazione alimenti e bevande in:

  • la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, la vendita per il consumo sul posto, in tutti i casi in cui gli acquirenti consumano i prodotti nei locali dell’esercizio o in un’area aperta al pubblico a tal fine attrezzata;
  • la somministrazione di alimenti e bevande nei locali non aperti al pubblico, l’attività svolta presso le mense aziendali, gli spacci annessi ad aziende, le mense degli enti pubblici qualora non gestite direttamente dai medesimi, le mense gestite dai privati e dalle istituzioni scolastiche, nonché quella svolta presso il domicilio del consumatore;
  • la somministrazione presso domicilio del consumatore, l’organizzazione nella dimora dello stesso o presso un locale in cui egli si trova per studio o lavoro o per lo svolgimento di convegni, congressi o cerimonie, di un servizio di somministrazione di alimenti e bevande rivolto esclusivamente al consumatore, ai suoi familiari e alle persone da lui ospitate;
  • la somministrazione di alimenti e bevande su area pubblica, la somministrazione di prodotti alimentari da parte di chi è titolare del titolo abilitativo all’esercizio dell’attività di vendita al dettaglio su area pubblica dei medesimi prodotti ed è in possesso dei requisiti prescritti per l’una e l’altra attività.

Gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande rientrano in una unica tipologia.

Ferma restando la tipologia unica ai fini autorizzativi, ai fini dell’individuazione dei requisiti igienico-sanitari, gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, ai sensi del Regolamento regionale n. 2/2022, si distinguono in:

tipologia 1. Bar ed esercizi similari: gli esercizi nei quali è effettuata la somministrazione di alimenti e bevande che richiedono un’attività minima di manipolazione, quali:
1) bibite, caffè, panini, tramezzini, tartine, toast, piadine, pizzette e altri prodotti farciti analoghi;
2) piatti semplici preparati con mero assemblaggio di ingredienti, quali, in particolare, macedonie, insalate e altri prodotti
analoghi o piatti a base di salumi e formaggi;
3) prodotti precotti e surgelati quali hot dog, hamburger e crêpe, patatine, brioches surgelate sottoposte a doratura;
4) alimenti pronti per il consumo finale nello stato in cui si trovano, preparati in esercizi allo scopo autorizzati, eventualmente
da sottoporre al solo riscaldamento;
5) alimenti preparati in esercizi allo scopo autorizzati precotti, freschi o congelati, confezionati in monoporzione da
sottoporre a semplice riscaldamento o termine cottura, anche attraverso friggitrici ad aria o similari;
6) prodotti di pasticceria surgelata precotta;

Per attività minima di manipolazione, si intende il taglio, la sezionatura e il mescolamento degli alimenti, nonché operazioni similari, ma non la cottura, assemblaggi complessi o operazioni analoghe. Non è consentita dunque la preparazione di alimenti utilizzando le tecniche, gli strumenti e le attrezzature tipiche della ristorazione tradizionale quali le friggitrici, fatta eccezione per quelle ad aria, i fuochi, le piastre a induzione, le pentole e le padelle, e attrezzature analoghe o similari.

tipologia 2. Ristorazione con somministrazione diretta: gli esercizi nei quali è effettuata la somministrazione degli alimenti e bevande di cui alla tipologia 1 e, inoltre, la preparazione di alimenti e bevande configurabile come attività di ristorazione.


Normativa di riferimento

Articolo 64 del Decreto legislativo n. 59/2010, articolo 71 del Decreto legislativo 59/2010, Decreto Ministeriale n. 564/1992 Legge regionale n. 1/2006 Regolamento regionale n. 2/2022  Norme e disposizioni comunali

Circolari e pareri

Circolare del Ministero dello Sviluppo economico n. 3603/C del 28 settembre 2006; Circolare del Ministero dello Sviluppo economico n. 3635/C del 6 maggio 2010; Parere del Ministero dello Sviluppo economico prot. n. 53422 del 18 maggio 2010; Parere del Ministero dello Sviluppo economico prot. n. 61559 del 31 maggio 2010. Circolare del Ministero dello Sviluppo economico prot. n. 3637/C del 10 agosto 2010.

 

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