Modifiche e variazioni all’attività di tintolavanderie e lavanderie a gettoni

NUOVA PROCEDURA PUBBLICATA A PARTIRE DAL 1 GENNAIO 2022

Per modificare l’attività è necessario procedere con la presentazione della pratica attraverso la relativa procedura telematica.
Clicca sul link per accedere alla sezione del sito
All’interno della sezione è possibile prendere confidenza con il sistema di invio delle pratiche online utilizzando il simulatore e consultare la guida di utilizzo.
Di seguito una guida per la compilazione dei contenuti con riferimento alle diverse modifiche e variazioni all’attività:

1.TRASFERIMENTO DI SEDE
La procedura telematica richiede la compilazione degli elementi previsti dalla normativa vigente.

Riferimenti dell’attività
Indicare:

  • il nome dell’insegna dell’attività
  • i riferimenti del precedente avvio dell’attività (riferimenti SCIA/DIA/autorizzazione)

Tipologia di attività
Indicare se trattasi di:

  • Tintolavanderia: per tintolavanderia si intende l’impresa che esegue i trattamenti di lavanderia, di pulitura chimica a secco e a umido, di tintoria, di smacchiatura, di stireria, di follatura e affini, di indumenti, capi e accessori per l’abbigliamento, di capi in pelle e pelliccia, naturale e sintetica, di biancheria e tessuti per la casa, a uso industriale e commerciale, nonché a uso sanitario, di tappeti, tappezzeria e rivestimenti per arredamento, nonché di oggetti d’uso, articoli e prodotti tessili di ogni tipo di fibra (art. 2, comma 1, della L. n. 84 del 2006).
  • Lavanderia a gettoni: per lavanderia self-service a gettoni si intende l’impresa di lavanderia dotata esclusivamente di lavatrici professionali ad acqua ed essiccatori destinati a essere utilizzati direttamente dalla clientela previo acquisto di appositi gettoni (art. 79, comma 1-bis, del D.Lgs. n. 59 del 2010). Presso le lavanderie self service non vengono effettuati lavaggi a secco, o trattamenti di smacchiatura, stireria ecc. per i quali è normalmente necessario ricorrere a personale appartenente all’impresa (Circolare MISE n. 3656/C del 12/09/2012).

Ubicazione
Indicare l’indirizzo e i dati catastali dell’attività e se è situata all’interno di un centro commerciale o di un’altra struttura.
Nota bene: l’impresa che esercita l’attività in più sedi o unità locali deve presentare SCIA per ciascuna di esse, anche se ubicate all’interno dello stesso Comune.

Inserimento in altra struttura

Indicare se l’esercizio è situato all’interno di un centro commerciale/di un’altra struttura.

Temporalità dell’attività

Indicare se si tratta di attività permanente o stagionale, in questo caso specificando il/i periodo/i di apertura stagionale/i.

Denominazione/insegna

Indicare la denominazione dell’attività.

Superfici
Indicare la:

  • superficie destinata all’attività di tintolavanderia/lavanderia self-service a gettoni;
  • superficie adibita ad altri usi;
  • superficie complessiva dell’esercizio;

Pianta con l’indicazione dei confini della struttura
Allegare una pianta con l’indicazione dei confini della struttura, la distribuzione interna e le relative superfici, coerenti con l’ultimo titolo abilitativo edilizio riferito all’immobile interessato (concessione edilizia, permesso di costruire, … )
Questo allegato risulta di fondamentale importanza per l’esplicitazione dei confini dell’attività in riferimento ad altri spazi privati e pubblici.

Conformità ai regolamenti di polizia urbana, annonaria e di igiene e sanità, ai regolamenti edilizi e le norme urbanistiche, nonché quelle relative alla destinazione d’uso
Si tratta di una dichiarazione di conformità.
Indicare i riferimenti del certificato di agibilità/abitabilità (facoltativi).

Prevenzione incendi
Indicare i riferimenti della SCIA antincendio, presentata al Comando dei Vigili del Fuoco, nel caso in cui sia presente un impianto di produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 116 kW.

Industrie insalubri (Decreto Ministero Sanità 5 settembre 1994)
Nel solo caso di lavanderia a secco, l’attività rientra all’interno della classificazione delle industrie insalubri di cui al Decreto del Ministero della Sanità 5 settembre 1994.
In questo caso l’attività si intende avviata salvo il caso in cui venga comunicata, entro il termine di 15 giorni da parte del Sindaco del Comune di riferimento, l’esistenza di condizioni per vietare l’avvio dell’attività. La valutazione della tollerabilità o meno delle lavorazioni provenienti dalle attività classificate come “insalubri” può avvenire in qualsiasi tempo e, quindi, anche in un periodo successivo all’avvio dell’attività, e deve essere finalizzata a contemperare le esigenze di salute pubblica con quelle dell’attività produttiva.

Emissioni in atmosfera
Nel caso in cui siano presenti impianti a ciclo chiuso per la pulizia a secco di tessuti e di pellami, escluse le pellicce, e pulitintolavanderie a ciclo chiuso l’attività richiede il possesso di autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
In questo caso indicare i riferimenti:
– dell’autorizzazione generale alle emissioni in atmosfera rilasciata dall’ufficio dell’Assessorato regionale competente oppure
– dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) rilasciata dal SUEL, comprensiva dell’autorizzazione generale alle emissioni in atmosfera

Scarichi idrici
Nel caso in cui l’attività impiega lavatrici ad acqua analoghe a quelle di uso domestico che trattano effettivamente più di 100 kg di biancheria al giorno è necessario avere specifica autorizzazione.
In questo caso indicare i riferimenti:

  • dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) dal SUEL, comprensiva dell’autorizzazione agli scarichi di acque reflue
  • dell’autorizzazione agli scarichi in pubblica fognatura/collettore consortile direttamente dal Comune
  • dell’autorizzazione agli scarichi in pubblica fognatura/collettore consortile dal subato
  • dell’autorizzazione agli scarichi di acque reflue sul suolo/nel suolo/in acque superficiali direttamente dall’ufficio dell’Assessorato regionale competente

Sicurezza sui luoghi di lavoro
Nel solo caso di attività di tintolavanderia è necessario dichiarare di aver rispettato le norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Inoltre, se l’attività è ubicata in sotteranei o semisotteranei che non danno luogo a emissioni di agenti nocivi è necessario indicare i riferimenti:
– dell’autorizzazione in deroga rilasciata dal Servizio Prevenzione e Sicurezza degli ambienti di lavoro dell’Azienda USL della Valle d’Aosta, ai sensi dell’art. 65 D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.

Impatto acustico
Indicare se l’impresa è esclusa dall’obbligo di presentare la relazione di impatto acustico o ha già presentato relazione di impatto acustico.
Riferimenti normativi:

2. MODIFICA DELLE SUPERFICI DELL’ATTIVITÀ
La procedura telematica richiede la compilazione degli elementi previsti dalla normativa vigente.

Riferimenti dell’attività
Indicare:
– il nome dell’insegna dell’attività
– l’ubicazione dell’attività: indirizzo e dati catastali
– i riferimenti del precedente avvio dell’attività (riferimenti SCIA/DIA/autorizzazione)

Ubicazione
Indicare l’indirizzo e i dati catastali dell’attività e se è situata all’interno di un centro commerciale o di un’altra struttura.
Nota bene: l’impresa che esercita l’attività in più sedi o unità locali deve presentare SCIA per ciascuna di esse, anche se ubicate all’interno dello stesso Comune.

Superfici
Indicare la:
– superficie destinata all’attività di tintolavanderia/lavanderia self-service a gettoni;
– superficie adibita ad altri usi;
– superficie complessiva dell’esercizio;

Pianta con l’indicazione dei confini della struttura
Allegare una pianta con l’indicazione dei confini della struttura, la distribuzione interna e le relative superfici, coerenti con l’ultimo titolo abilitativo edilizio riferito all’immobile interessato (concessione edilizia, permesso di costruire, … )
Questo allegato risulta di fondamentale importanza per l’esplicitazione dei confini dell’attività in riferimento ad altri spazi privati e pubblici.

Conformità ai regolamenti di polizia urbana, annonaria e di igiene e sanità, ai regolamenti edilizi e le norme urbanistiche, nonché quelle relative alla destinazione d’uso
Si tratta di una dichiarazione di conformità.
Indicare i riferimenti del certificato di agibilità/abitabilità (facoltativi).

3. VARIAZIONE DEL CARATTERE TEMPORALE (PERMANENTE / STAGIONALE)
La procedura telematica richiede la compilazione degli elementi previsti dalla normativa vigente.

Riferimenti dell’attività
Indicare:
– il nome dell’insegna dell’attività
– i riferimenti del precedente avvio dell’attività (riferimenti SCIA/DIA/autorizzazione)

Carattere permanente/stagionale
Indicare il carattere permanente o stagionale e i relativi mesi di attività.

4. VARIAZIONE DEL RESPONSABILE TECNICO
La procedura telematica richiede la compilazione degli elementi previsti dalla normativa vigente.

Riferimenti dell’attività
Indicare:
– il nome dell’insegna dell’attività
– i riferimenti del precedente avvio dell’attività (riferimenti SCIA/DIA/autorizzazione)

Requisito professionale

5. VARIAZIONE DEL LEGALE RAPPRESENTANTE O DEI SOCI/AMMINISTRATORI MUNITI DI POTERE DI RAPPRESENTANZA
La procedura telematica richiede la compilazione degli elementi previsti dalla normativa vigente.

Riferimenti dell’attività
Indicare:
– il nome dell’insegna dell’attività
– i riferimenti del precedente avvio dell’attività (riferimenti SCIA/DIA/autorizzazione)

Requisito morale
In caso di impresa individuale o persona fisica è necessario verificare che non sussistano nei confronti del titolare misure di prevenzione di cui all’art 6 del Decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 (antimafia) o cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’art. 67 dello stesso Decreto.

In caso di associazioni, società, consorzi, organizzazioni, enti è necessario prendere visione dell’art. 85 del Decreto legislativo n. 159/2011 che elenca i soggetti che sono sottoposti a verifica dei requisiti morali;
Tali soggetti sono anche individuati all’interno della seguente tabella.
E’ necessario dichiarare di essere a piena e diretta conoscenza che nei confronti di tali soggetti non sussistano misure di prevenzione di cui all’art 6 del Decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 (antimafia) o cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’art. 67 dello stesso Decreto.
In alternativa, è possibile allegare dichiarazione del possesso dei requisiti morali compilata da parte di ciascuno dei soggetti come sopra individuati con relativa carta di identità.

Requisito professionale
L’esercizio dell’attività professionale di tintolavanderia è subordinato alla designazione di un responsabile tecnico in possesso di apposita idoneità professionale comprovata dal possesso di almeno uno dei seguenti requisiti (articolo 2, comma 2, della legge 84/2006):
a) frequenza di corsi di qualificazione tecnico-professionale della durata di almeno 250 ore complessive da svolgersi nell’arco di un anno;
b) attestato di qualifica in materia attinente l’attività conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione professionale, integrato da un periodo di inserimento della durata di almeno un anno presso imprese del settore, da effettuare nell’arco di tre anni dal conseguimento dell’attestato;
c) diploma di maturità tecnica o professionale o di livello post-secondario superiore o universitario, in materie inerenti l’attività, indicati nell’allegato all’Accordo del 20 dicembre 2012 (Repertorio Atti n. 12/185/CR6/C9) – vd. Allegato 2;
d) periodo di inserimento presso imprese del settore non inferiore a:
1. un anno, se preceduto dallo svolgimento di un rapporto di apprendistato della durata prevista dalla contrattazione collettiva;
2. due anni in qualità di titolare, di socio partecipante al lavoro, di collaboratore familiare degli stessi;
3. tre anni, anche non consecutivi ma comunque nell’arco di cinque anni, nei casi di attività lavorativa subordinata.

Indicare i riferimenti connessi al requisito posseduto dal titolare, da un socio partecipante al lavoro, da un collaboratore familiare, da un dipendente, da un addetto dell’impresa che svolge prevalentemente e professionalmente la propria attività nella sede indicata.

Alle attività di lavanderie self-service non è richiesto il requisito professionale

6. AGGIUNTA/ELIMINAZIONE/MODIFICA DI UN DEPOSITO / MAGAZZINO / AREA A CIELO APERTO / LOCALE FUNZIONALMENTE MA NON FISICAMENTE ANNESSO ALL’ATTIVITÀ

Consultare la relativa sezione per tutte le informazioni