Avvio attività di somministrazione di alimenti e bevande

Aprire un esercizio di somministrazione alimenti e bevande

Condizioni necessarie per esercitare l’attività di somministrazione di alimenti e bevande:

1. Requisiti morali: il titolare di impresa individuale o il legale rappresentante, i soci e il preposto della società devono essere in possesso dei requisiti morali definiti nell’art. 71, c. 1, del d.lgs. 59/2010.

2. Requisiti professionali: in caso di vendita di prodotti alimentari il titolare di impresa individuale o il legale rappresentante o preposto della società devono essere in possesso di almeno uno fra i requisiti professionali di cui alla normativa vigente.

Altre condizioni necessarie

Conformità dei locali: il locale dell’esercizio deve rispettare la normativa vigente compresa quella in materia di prevenzione incendi, urbanistica, igienico-sanitaria e di tutela dell’inquinamento acustico. I locali dove si intende svolgere l’attività devono inoltre avere caratteristiche costruttive conformi al Decreto Ministeriale 17 dicembre 1992 n. 564.

• Sorvegliabilità Esterna: – I locali e le aree devono avere caratteristiche costruttive tali da non impedire la sorvegliabilità delle vie di accesso o di uscita. – Le porte e gli altri ingressi devono consentire l’accesso diretto dalla strada o da altro luogo pubblico e non possono essere utilizzati per l’accesso di abitazioni private. – In caso di locali parzialmente interrati gli accessi devono essere integralmente visibili dalla strada o da altro luogo pubblico. – In caso di locali posti ai piani superiori possono essere imposte altre determinate prescrizioni.

• Sorvegliabilità Interna: – Le porte interne, ad esclusione dei servizi igienici e dei vani non aperti al pubblico, non possono essere chiuse a chiave o con altri sistemi di chiusura che non consentono un immediato accesso. – Gli eventuali locali interni non aperti al pubblico devono essere comunicati al momento della richiesta di rilascio dell’autorizzazione. – Negli eventuali locali interni non aperti al pubblico deve sempre essere consentito l’accesso agli ufficiali e agli agenti di pubblica sicurezza. – Deve essere osservata mediante targhe o altre indicazioni l’identificabilità degli accessi ai vani interni dell’esercizio e delle vie di uscita. – Inoltre, nessun impedimento deve frapporsi all’ingresso o uscita del locale durante l’orario di apertura e le porte di accesso devono sempre consentire l’apertura dall’esterno.

Registro imprese: l’impresa deve essere iscritta al Registro Imprese della Camera valdostana delle imprese e delle professioni o altra Camera di Commercio (si ha tempo fino a 30 giorni dopo l’avvio dell’attività).

Per i cittadini degli Stati membri dell’Unione europea e società costituite in conformità con la legislazione di uno Stato membro dell’Unione europea ed aventi la sede sociale, l’amministrazione o il centro dell’attività principale all’interno dell’Unione europea, l’accertamento dei requisiti morali e professionali viene effettuato in base a quanto previsto dal decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206;

Per i cittadini non appartenenti all’Unione europea l’accertamento dei requisiti morali e professionali viene effettuato in base alle disposizioni delle normative internazionali vigenti.

E’ necessario:
– essere in possesso dei requisiti sopra indicati
– compilare ed inviare l’apposita segnalazione mediante il servizio Invia la pratica online
Non è prevista l’imposta di bollo

Tempi
L’attività può essere iniziata subito dopo la presentazione della SCIA.

Tipologie e requisiti igienico-sanitari
Gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande rientrano in una unica tipologia.
Ferma restando la tipologia unica ai fini autorizzativi, ai fini dell’individuazione dei requisiti igienico-sanitari, gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande si distinguono in:

  • tipologia 1. Bar ed esercizi similari: gli esercizi nei quali è effettuata la somministrazione di alimenti e bevande che richiedono un’attività minima di manipolazione, quali:
    1) bibite, caffè, panini, tramezzini, tartine, toast, piadine, pizzette e altri prodotti farciti analoghi;
    2) piatti semplici preparati con mero assemblaggio di ingredienti, quali, in particolare, macedonie, insalate e altri prodotti
    analoghi o piatti a base di salumi e formaggi;
    3) prodotti precotti e surgelati quali hot dog, hamburger e crêpe, patatine, brioches surgelate sottoposte a doratura;
    4) alimenti pronti per il consumo finale nello stato in cui si trovano, preparati in esercizi allo scopo autorizzati, eventualmente
    da sottoporre al solo riscaldamento;
    5) alimenti preparati in esercizi allo scopo autorizzati precotti, freschi o congelati, confezionati in monoporzione da
    sottoporre a semplice riscaldamento o termine cottura, anche attraverso friggitrici ad aria o similari;
    6) prodotti di pasticceria surgelata precotta;
    Per attività minima di manipolazione, si intende il taglio, la sezionatura e il mescolamento degli alimenti, nonché operazioni similari, ma non la cottura, assemblaggi complessi o operazioni analoghe. Non è consentita dunque la preparazione di alimenti utilizzando le tecniche, gli strumenti e le attrezzature tipiche della ristorazione tradizionale quali le friggitrici, fatta eccezione per quelle ad aria, i fuochi, le piastre a induzione, le pentole e le padelle, e attrezzature analoghe o similari.
  • tipologia 2. Ristorazione con somministrazione diretta: gli esercizi nei quali è effettuata la somministrazione degli alimenti e bevande di cui alla tipologia 1 e, inoltre, la preparazione di alimenti e bevande configurabile come attività di ristorazione.