Scarichi reflui di cui al capo II del titolo IV della sezione II della Parte III del d.lgs. 152/2006
Nel caso di nuovo impianto o di modifica sostanziale o non sostanziale di impianto esistente, compresi i casi di trasferimento, la documentazione da allegare è la seguente, sottoscritta da un tecnico competente e regolarmente iscritto ad albo professionale:
– Scheda A appositamente predisposta;
– Planimetrie di inquadramento territoriale: Stralcio CTR in scala 1:10.000 o 1:5.000, estratto di mappa catastale in scala 1:1000 e planimetria, in scala idonea, con indicazione della localizzazione dell’insediamento, dell’impianto di depurazione, dei pozzetti di ispezione dei punti di scarico e delle relative condotte di collegamento e del corpo recettore;
– Schema funzionale e rappresentazione grafica (piante e sezioni in scala adeguata) dell’impianto di trattamento, debitamente quotati, corredati dalle schede tecniche degli elementi che lo costituiscono e, se disponibile, dalla certificazione di conformità dell’impianto sul rispetto dei limiti di accettabilità allo scarico stabiliti dalle norme vigenti in materia;
– Documentazione fotografica a colori delle aree in cui si inserisce l’intervento;
– (per scarichi effettuati sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo) relazione geologica/idrogeologica, attestante l’idoneità del sito prescelto per lo scarico, in conformità a quanto stabilito dai punti 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5, 2.6, 2.7 e 2.8, dell’allegato 5 della deliberazione del Comitato Interministeriale per la tutela delle acque del 4 febbraio 1977;
– (nel caso di scarico in corpo idrico superficiale con portata nulla superiore a 120 gg/anno) relazione tecnica che valuti la stagionalità delle portate, la diluizione dello scarico garantita dal corso d’acqua e il grado di vulnerabilità dell’acquifero;
Nel caso di rinnovo o proseguimento senza modifiche di impianto esistente, la documentazione da allegare è la seguente, sottoscritta dal gestore/titolare dell’attività:
– Estratto catastale aggiornato, comprendente lo stabilimento e indicante la posizione dell’impianto di trattamento e del punto di scarico;
– Certificato di analisi di autocontrollo o dichiarazione motivata della mancata effettuazione dei controlli.
N.B.: al seguente LINK sono disponibili i parametri di autocontrollo dello scarico di acque reflue industriali in rete fognaria relativi al SUB-ATO Mont Emilius.